La mesoterapia consiste nell’iniezione intradermica distrettuale di farmaci sia della Farmacopea Ufficiale (F.U.), sia omeopatici. Con aghi molto sottili si iniettano piccole quantità di farmaco nel derma corrispondente alla proiezione cutanea dell’organo, o parte di organo, che è sede di un processo patologico.
Poiché l’assorbimento del farmaco a livello dermico è piuttosto lento, in questa sede si formerà un piccolo deposito che andrà esaurendosi in tempi che superano le 12 ore. Quest’azione prolungata del medicamento interesserà soprattutto i recettori del distretto in cui è presente la patologia da trattare; soltanto una minima parte delle molecole medicamentose entrerà in circolo.
Con questo metodo piccole dosi di farmaco sono sufficienti per realizzare sorprendenti effetti terapeutici.
La differenza di effetti fra somministrazione sistemica e somministrazione intradermica distrettuale è legata alla diversa cinetica dei farmaci: mentre con la somministrazione sistemica il medicamento deve raggiungere un’ottimale concentrazione plasmatica affinché un’idonea frazione possa raggiungere la sede di azione, con quella intradermica, eseguita in stretta prossimità del processo morboso, l’azione medicamentosa, non necessitando di elevate concentrazioni plasmatiche, è pressoché immediata e si prolunga per parecchie ore.
Le indicazioni sono rappresentate da patologie che interessano apparati capaci di rispondere a trattamenti farmacologici superficiali come le osteo-artro-reumopatie, la piccola traumatologia (specialmente quella da sport), l’insufficienza veno-linfatica, alcune affezioni dermatologiche, le adiposità distrettuali, la pannicolopatia edemato-fibrosclerotica (cellulite), la biostimolazione e/o la correzione nell’invecchiamento cutaneo del volto.